Palazzi Storici
Sorti per distinguersi dal popolino, questi edifici, oggi solo ruderi, iniziano a germogliare tra la fine del 1500 e
gli inizi del 900, per intensificarsi tra il 600 e il 700.
La distinzione sociale, proprio in quel periodo era determinante, le classi venivano contraddistinti da precise regole,
ogni categoria si privilegiava a secondo del gradino occupato, quelli benestanti e istruiti, maestranza, la classe contadina,
per scendere ancora più in basso a raggiungere la povertà.
Ricopre una posizione predominante il Palazzo Mauro, sorto intorno al 1600, provenienti da Messina e originariamente
pare da Venezia, questa nobile famiglia edifica il suo palazzo ai piedi del castello, in posizione amena,
imponendo all'edificio l'aspetto possente e rigoroso. Di questi discendenti, il Marchese Giovanni Mauro
riposa nella chiesa dell'Annunziata, nato 11/04/1799 e morto il 29/01/1867, ancora,
un discendente possiede la proprietà del castello di Capo Sant'Alessio.
Il Palazzo Miano, di aspetto possente, si presenta con decori spagnoleggianti dovuti al periodo della sua edificazione,
la famiglia si distinse in ricchezza e nobiltà,tanto che alcune discendenze riposano dentro le mura del castello.
Il Palazzo Bondì è situato lungo la via principale, appare modesto nelle dimensioni e nelle forma,
poco si conosce di questa famiglia, poco rimane del palazzo oggi in rovina,
ma di recente sembra essere stato acquistato e potrebbe ritornare al suo vecchio splendore.
Più che un palazzo ci troviamo ad ammirare una casa di proporzione esaltate, Palazzo Garufi, costruita alla fine del 700, più volte modificata,
oggi la famiglia Schipilliti ne cura le sorti, ristrutturato con stile "paesano", conserva
il suo passato negli stipiti arenarie e nei balconcini tipicamente confidenziali.
Il Palazzo Quagliata decora un quartiere benestante, infatti viene privilegiato da altre costruzioni impetuose,
che rivaleggiano la posizione intorno alla Chiesa dell'Annunziata. La sua costruzione dovrebbe attestarsi nei primi dell'800,
la sua architettura si staglia fiera sulle altre edificazioni,
mentre la sua forma si presenta snella e armoniosa, dei suoi abitanti si conosce una storia legata a un destino avverso.
Il Palazzo Crisafulli si affaccia sulla piazza dell'Annunziata, aspetto longilineo e signorile, presenta balconcini snelli e avvolgenti che
armonizzano l'aspetto, la sua edificazione potrebbe risalire alla fine del 700, ma non vi sono riscontri su questo aspetto,
la famiglia partecipava attiva alla vita paesana, il cognome lo troviamo inciso su molte iniziative,
oggi la sua sorte corteggiata, aspetta di essere definita, nel sicuro restauro di questo nobile esempio.
Il Palazzo Dejoannon, cognome di origine Greca, derivante dal toponimo Joannon dell’isola di Milos, questa discendenza si insidia
nel tessuto urbano con una elegante costruzione nascosta nella trama delle casette che costeggiano la via SS. Annunziata,
per onore e gloria il paese dedica a loro l’omonima via, in segno di devozione e rispetto.
Nel castello riposano la fiera espressione del nobile Animo del Maestro Dejoannon, sposo della baronessa Meli,
le sorti del casato si disperdono in tempi recenti, conservandone la fierezza e la discendenza.