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Cosa Visitare

Duomo Forza d'Agrò è una cittadina che affonda le sue radici in un passato del quale conserva atmosfera, quartieri, stradine, palazzi e chiese. La più importante opera architettonica è senza dubbio la Cattedrale, Duomo SS. Annunziata, risalente al 1400, distrutta con un terremoto nel 1648 e ricostruita totalmente nel 1700. La chiesa riflette elementi compositivi e decorativi che ricordano quelli Spagnoli e il gusto barocco. L'interno del duomo è diviso in tre navate e quello centrale contiene l'altare maggiore dove è situata una tavola che rappresenta l'Annunciazione. Questa chiesa custodisce inoltre notevoli opere, in particolare l'immagine del Crocifisso condotta in processione Castello Normanno il 14 settembre per le vie del paese, la statua di Santa Caterina d'Alessandria, e i dipinti del SS. Sacramento, San Giuseppe e la sacra Famiglia, Santa Lucia e tanti altri ancora. Bellissima nella sua semplicità e risalente alla fine del '400 è la chiesa della SS. Trinità che si affaccia su un piazzale dopo aver salito una gradinata in pietra e oltrepassato il portale gotico catalano, l' Arco durazzesco. Accanto si erge il Convento Agostiniano nella sua impeccabile austerità. Nella chiesa sono custodite preziose opere d'arte tra cui la tela del Cenacolo, la tela di Madonna con Bambino, San Domenico, Santi Alfio, Filadelfio e Cirino e purtroppo solo una copia perché l'originale Convento Agostiniano è stata trafugata, della tela della visita di tre Angeli ad Abramo. Un'altra chiesa da visitare è quella di San Francesco risalente al XVI sec. L'opera più importante è quella di Santa Caterina d'Alessandria, opera che oggi è stata trasferita in Cattedrale. Tra le chiese non più esistenti da annoverare sono: la chiesa del Casale dove esisteva la statua di San Michele che secondo antiche credenze è stata rubata dai Savocesi; la chiesa di San Sebastiano e la chiesa di Maria Bambina. Infine la chiesa di Sant'Antonio risalente alla fine del '600, oggi non più adibita alle funzioni religiose. Si conserva un antico portale, le mura perimetrali e qualche tela di autore ignoto. Di notevole bellezza ed imponenza è il Castello Normanno, edificato sulla parte più strategica della valle, Magghia aveva lo scopo di proteggere il territorio dell'Agrò e la strada di collegamento che da Messina si distendeva lungo un percorso montano fino a raggiungere la parte occidentale dell'isola. I Palazzi, possenti ed antichi, squarciano la continuità delle piccole case che tramano il tessuto urbano. Di interesse storico ed artistico sono gli antichi borghi, Magghia e Quartarello, il primo ormai scomparso del tutto, il secondo in rovina ma ancora presente ai piedi del castello.


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